Ispezione tecnica dei motocicli: il Belgio chiede una deroga
Presto nell’Unione Europea sarà obbligatorio un controllo tecnico periodico per i veicoli a due e tre ruote? Di questo tema si discute da mesi nel piccolo mondo dei motociclisti, dove il provvedimento è tutt'altro che unanimemente sostenuto. Compresi i ciclisti di enduro le cui macchine registrate devono in linea di principio essere sottoposte a un controllo tecnico ogni due anni.
La direttiva europea prevede l’attuazione da parte degli Stati membri di questo programma di ispezione tecnica a partire da gennaio 2022. La scadenza si avvicina. Molte voci si sono levate per contestare la validità di questa misura. Ciò deriva direttamente da quanto fatto per le quattro ruote, ma che, secondo molte associazioni di motociclisti, in definitiva è irrilevante per le motociclette. Il motivo è che meno dell'1% degli incidenti che coinvolgono una moto sono legati a un difetto tecnico della macchina in questione.
Lo stato meccanico dei motocicli, a cui i proprietari generalmente prestano molta attenzione perché ne va della loro sicurezza personale, giocherebbe quindi solo un ruolo secondario rispetto allo stato delle strade, alle capacità del pilota o al suo equipaggiamento, sia alla numero di incidenti registrati e loro gravità.
Come molti altri paesi europei, il Belgio è alla ricerca di un compromesso
La Francia, sotto la pressione di molte associazioni di motociclisti, ha già chiesto all'UE una deroga all'applicazione della direttiva il prossimo gennaio. È noto anche che nelle prossime settimane sono attese richieste simili da parte di altri Stati membri. Anche il Belgio sta presentando una richiesta di deroga alle autorità europee. Il gabinetto del ministro De Bue prevede di applicare solo parzialmente questa nuova misura. Non sarà prevista una revisione periodica sistematica ma un obbligo limitato ai casi di rivendita del veicolo o al verificarsi di un incidente. Questo con l’obiettivo di tutelare il consumatore. Una misura che sarebbe sostenuta all'unanimità dai 3 governi regionali.
Il provvedimento di applicazione parziale della direttiva dovrà essere accettato dall'Europa. Sembra che il nostro Paese non sarà pronto entro gennaio 2022 come effettivamente previsto. La misura si applicherà solo alle macchine di cilindrata superiore a 125 cc.
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