Una conversazione con Benoît Pauwels
Se frequenti i circuiti AMPL, non puoi perderti un pilota che incute rispetto ai principianti di motocross. Benoît Pauwels combatte i suoi avversari con un braccio solo. L'agricoltore è appassionato del suo lavoro e recentemente ha aperto un'officina per la riparazione di moto fuoristrada.
Benoît Pauwels: "Ho sempre desiderato avere una moto, ma i miei genitori non volevano che guidassi", spiega il padre 34enne. “Poi ho perso il braccio sinistro in un incidente il 31 dicembre 1999. Meno di un anno dopo l'incidente ho comprato una moto per il compleanno di mio padre. Ma devo ammettere che il giorno dopo sono riuscito a guidare da solo. Ho semplicemente cambiato la frizione e il freno anteriore… ed ero via!”
È stato quindi con un braccio solo che Benoît ha scoperto le gioie del motociclismo fuoristrada. Fino a quando non ha iniziato a correre in modo competitivo. “La mia prima gara non è stata facile dal punto di vista delle licenze”, spiega. “Ho chiamato tutte le federazioni del Belgio e l’unica che mi ha accettato è stata la VLB. Successivamente mi hanno accettato le altre federazioni. Ho corso per il VCMF per più di 10 anni quando la VLB ha chiuso i battenti”.
D'ora in poi Benoît Pauwels guiderà per l'AMPL. “Da qualche anno non mi piacevano più le piste su cui correvo. Ho avuto l'opportunità di allenarmi a Saint-Hubert e poi ho deciso di prendere la licenza dall'AMPL. Mi piace il terreno ondulato e naturale con alcune strutture."
“Nel 2008 e nel 2009 sono stato invitato negli Stati Uniti per partecipare agli Extremity Games, una competizione per disabili. E nel 2009 ho avuto l'opportunità di fare una gara SX agli X-Games, dove ho potuto incontrare i più grandi piloti americani. È un ricordo indimenticabile», prosegue prima di ripensare alle sue due partecipazioni alla 12 Ore di La Chinelle. “Ho potuto fare la Chinelle nel 2008 e nel 2018 grazie al mio amico Bernard Stennier. Queste due sono state le gare più difficili della mia vita, soprattutto la prima in cui avevamo solo 2 piloti”.
“Dal 2020 ho aperto la mia officina e creato il mio team con 10 corridori che corrono con i colori della BP Racing. Questi 10 piloti non sono stati scelti per caso, sono stato vittima di una rapina nel 2020 ed erano amici che mi hanno sostenuto. Ed è per questo che ho deciso di creare una squadra, perché senza il loro supporto forse non sarei dove sono oggi. Sono supportato da MX2008 dal 477 e anche da JV Sospensioni da 3 anni. Non potrò mai ringraziare abbastanza mia moglie, mio figlio e il mio figlioccio che mi seguono davvero in ogni momento durante le gare. E senza dimenticare i miei amici e la mia famiglia che mi sostengono”, conclude.
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